“Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Giov.1:29)
Giovanni B. vide Gesù venirgli incontro e disse: “Ecco l’Agnello di Dio”. I Giudei comprendevano bene cosa volesse dire: l’agnello, di fatti, era un animale sacrificale. L’agnello era un sostituto e il suo sangue versato serviva per ottenere il perdono dei peccati. I sacrifici dell’Antico Testamento sono “illustrazioni” del bisogno del sacrificio “singolo e perfetto” di Cristo Gesù. Ecco Colui che Dio ha provveduto, la “vittima perfetta” per un sacrificio unico nella storia in grado di prendere su di sé il peccato di tutta l’umanità. Ecco l’unica speranza dell’umanità. Non è il risultato delle capacità o del progresso dell’uomo, ma il “Dono di Dio”. E’ veramente rassicurante l’espressione: “…toglie il peccato del mondo”, perché mentre prima gli unici a beneficiarne erano il popolo d’Israele, in seguito, con l’espiazione del sacrificio di Gesù Cristo, tutti i popoli della terra ne hanno tratto vantaggio. Perciò, ancora OGGI, l’espressione “Cristo toglie il peccato dal mondo” è valida per tutti coloro che si ravvedono e credono al Vangelo. Quindi, Cristo può togliere il “tuo” peccato, se per fede “guardi a Lui” e inizi a vivere con la giusta prospettiva di vita che prova “odio” per il peccato e piacere nel dare gloria a Dio in Cristo Gesù! Il giorno seguente è già arrivato, hai tu conosciuto l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo? Il sacrificio di Gesù vale anche per te! Buona giornata!
In Colui che tutto può!
G.G